Meccanismi d’azione del Natalizumab nella sclerosi multipla
Natalizumab ( Tysabri, già Antegren ) è un anticorpo monoclonale umanizzato IgG4k, che si lega alle alfa4 – subunità delle integrine alfa4beta1 ed alfa4beta7 sulla superficie di tutti i leucociti, ad eccezione dei neutrofili, ed impedisce l’adesione dei leucociti ai loro controrecettori.
Il meccanismo, o i meccanismi, mediante il quale il Natalizumab esercita i suoi effetti nella sclerosi multipla non sono ancora completamente noti.
Nella sclerosi multipla, si ritiene che le lesioni avvengano quando le cellule infiammatorie attivate, tra cui i linfociti T, attraversano la barriera emato-encefalica.
La migrazione dei leucociti attraverso la barriera emato-encefalica implica l’interazione tra molecole di adesione sulle cellule infiammatorie ed i loro controrecettori presenti sulle cellule endoteliali della parete vasale.
L’effetto clinico del Natalizumab nella sclerosi multipla può essere secondario al blocco dell’interazione molecolare dell’integrina alfa4beta1, espressa dalle cellule infiammatorie, con VCAM-1 sulle cellule endoteliali vascolari, e con CS-1 e/o osteopontina espressa da cellule parechimali nel cervello.
I dati di un modello animale di sclerosi multipla ( encefalite autoimmune sperimentale ) hanno dimostrato una riduzione della migrazione dei leucociti entro il parenchima cerebrale e riduzione della formazione di placca, individuata mediante MRI ( risonanza magnetica per immagini ) dopo ripetute somministrazioni di Natalizumab. ( Xagena2005 )
Neuro2005 Farma2005
Indietro
Altri articoli
Natalizumab: confronto tra 1 volta ogni 6 settimane e 1 volta ogni 4 settimane nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente, studio NOVA
Il trattamento con Natalizumab ( Tysabri ) una volta ogni 4 settimane è approvato per i pazienti con sclerosi multipla...
Uso di Natalizumab, Fingolimod e Dimetilfumarato e recidiva e disabilità correlate alla gravidanza nelle donne con sclerosi multipla
È stata studiata l'attività della malattia correlata alla gravidanza in una coorte di sclerosi multipla contemporanea. Utilizzando i dati dell’MSBase...
Il passaggio da Natalizumab a Fingolimod entro 6 settimane riduce la recidiva di attività di malattia nei pazienti con sclerosi multipla
Natalizumab ( Tysabri ) è un trattamento efficace nella sclerosi multipla recidivante-remittente. Tuttavia, soprattutto a causa del rischio di leucoencefalopatia...
Cladribina versus Fingolimod, Natalizumab e Interferone beta per la sclerosi multipla
Una analisi abbinata per punteggio di propensione da MSBase ha confrontato l'efficacia della Cladribina ( Mavenclad ) con Interferone beta...
Impatto dei tempi di transizione molto brevi sul passaggio da Natalizumab a Fingolimod all’imaging ed esiti di efficacia clinica nella sclerosi multipla
A causa della recidiva dell'attività della malattia nei pazienti con sclerosi multipla, è stato suggerito un periodo di washout inferiore...
Effetto di Natalizumab sulla progressione della malattia nella sclerosi multipla progressiva secondaria: studio ASCEND
Sebbene siano disponibili diversi trattamenti modificanti la malattia per la sclerosi multipla recidivante, gli effetti del trattamento sono stati più...
Efficacia del trattamento con Alemtuzumab rispetto a Natalizumab, Fingolimod e Interferone beta nella sclerosi multipla recidivante-remittente
Alemtuzumab ( Lemtrada ), un anticorpo anti-CD52, ha dimostrato di essere più efficace dell'Interferone beta-1a nel trattamento della sclerosi multipla...
Rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva associata a Natalizumab nei pazienti con sclerosi multipla
Precedenti stime di rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva ( PML ) nei pazienti con sclerosi multipla trattati con Natalizumab (...
Il farmaco per la sclerosi multipla Natalizumab sembra migliorare gli esiti clinici dopo ictus ischemico acuto
Il trattamento con Natalizumab ( Tysabri ) può contribuire a migliorare gli esiti clinici dopo l’ictus. Il farmaco utilizzato nella...
Sclerosi multipla: formazione di anticorpi anti-Interferone-beta e anti-Natalizumab
L’immunogenicità dei prodotti biofarmaceutici nella sclerosi multipla è un effetto collaterale frequente che ha un'eziologia multifattoriale. Ricercatori hanno valutato le...